Sanzionata il 15 luglio 2023, con l’approvazione della Legge 14.596/23, la Riforma Fiscale sul Commercio Estero mira a migliorare il sistema fiscale brasiliano nelle transazioni internazionali.

Con le modifiche ai prezzi di trasferimento, l'obiettivo è garantire trasparenza ed equità tra le società dello stesso gruppo, evitando pratiche illegali.

La Legge 14.596/23 mira a equiparare il sistema fiscale brasiliano alle migliori pratiche internazionali e rafforzare il contesto imprenditoriale. Generando così sicurezza giuridica e attirando investitori stranieri.

La riforma fiscale del commercio estero è ben accolta proprio per la sicurezza giuridica e la prevedibilità fornite, stabilendo regole chiare e promuovendo la stabilità nelle transazioni commerciali.

Soprattutto, c'è l'aspettativa di rilanciare il commercio internazionale, a vantaggio di pagatori e collezionisti.

Tuttavia, sorgono dibattiti sugli impatti interni della riforma. La sostituzione delle tasse con l'imposta sul valore aggiunto (IVA), ad esempio, solleva interrogativi sulla semplificazione del sistema fiscale e sui suoi effetti sull'economia e sulle imprese. Pertanto, è essenziale analizzare le conseguenze di questo cambiamento nei settori economici.

Altri aspetti rilevanti della riforma fiscale del commercio estero includono la regolamentazione da parte delle entrate federali, attraverso un'istruzione normativa. Oltre a considerazioni sul commercio estero, come l'uso dei crediti accumulati e l'incidenza dell'imposta selettiva su prodotti specifici.

La riforma fiscale del commercio estero rappresenta un passo importante nella modernizzazione del sistema fiscale brasiliano, promuovendo la trasparenza e la giustizia nelle operazioni internazionali.

Cosa cambia con la riforma fiscale del commercio estero?
Il principale cambiamento apportato dalla riforma fiscale del commercio estero è il modo in cui le tasse brasiliane vengono addebitate su beni e servizi. La proposta è quella di sostituire le cinque tasse attualmente in vigore con solo due.

Inoltre, la Legge 14.596/23 cambia anche il luogo di riscossione dell'imposta. Pertanto, invece del pagamento nel luogo di produzione, questo verrà effettuato a destinazione.

Quando entra in vigore la Legge 14.596/23?
Per effetto della conversione della Misura Provvisoria n. 1.152, pubblicata a fine 2022, la Legge 14.596/23 entrerà in vigore il 1° gennaio 2024, consentendo ai contribuenti di optare per la sua applicazione anticipata a partire dal 1° gennaio 2023.

Come stabilito nell’Istruzione Normativa (RFB) n. 2.132/23, l’opzione per l’adozione anticipata dovrà essere formalizzata nel settembre 2023, attraverso un apposito termine da presentare all’apertura di un processo digitale sul Portale e-CAC.

È importante sottolineare che questa opzione sarà irreversibile, ovvero una volta effettuata non potrà essere modificata successivamente. Si raccomanda, pertanto, una valutazione approfondita degli effetti derivanti da un'adozione anticipata, secondo le indicazioni contenute nella citata Istruzione Normativa.

Premesse e punti salienti stabiliti
Secondo il rapporto della commissione incaricata di analizzare i progetti di riforma fiscale del commercio estero, alcune premesse sono già state stabilite e meritano di essere evidenziate:

sostituzione effettiva di IPI, PIS, Cofins, ICMS e ISS con un'IVA
creazione di un’imposta selettiva complementare ed extrafiscale per scoraggiare il consumo di determinati beni e servizi
possibilità di utilizzare i crediti accumulati per compensare nuovi debiti IVA.

Sanzionata il 15 luglio 2023, con l’approvazione della Legge 14.596/23, la Riforma Fiscale sul Commercio Estero mira a migliorare il sistema fiscale brasiliano nelle transazioni internazionali.

Con le modifiche ai prezzi di trasferimento, l'obiettivo è garantire trasparenza ed equità tra le società dello stesso gruppo, evitando pratiche illegali.

La Legge 14.596/23 mira a equiparare il sistema fiscale brasiliano alle migliori pratiche internazionali e rafforzare il contesto imprenditoriale. Generando così sicurezza giuridica e attirando investitori stranieri.

La riforma fiscale del commercio estero è ben accolta proprio per la sicurezza giuridica e la prevedibilità fornite, stabilendo regole chiare e promuovendo la stabilità nelle transazioni commerciali.

Soprattutto, c'è l'aspettativa di rilanciare il commercio internazionale, a vantaggio di pagatori e collezionisti.

Tuttavia, sorgono dibattiti sugli impatti interni della riforma. La sostituzione delle tasse con l'imposta sul valore aggiunto (IVA), ad esempio, solleva interrogativi sulla semplificazione del sistema fiscale e sui suoi effetti sull'economia e sulle imprese. Pertanto, è essenziale analizzare le conseguenze di questo cambiamento nei settori economici.

Altri aspetti rilevanti della riforma fiscale del commercio estero includono la regolamentazione da parte delle entrate federali, attraverso un'istruzione normativa. Oltre a considerazioni sul commercio estero, come l'uso dei crediti accumulati e l'incidenza dell'imposta selettiva su prodotti specifici.

La riforma fiscale del commercio estero rappresenta un passo importante nella modernizzazione del sistema fiscale brasiliano, promuovendo la trasparenza e la giustizia nelle operazioni internazionali.

Cosa cambia con la riforma fiscale del commercio estero?
Il principale cambiamento apportato dalla riforma fiscale del commercio estero è il modo in cui le tasse brasiliane vengono addebitate su beni e servizi. La proposta è quella di sostituire le cinque tasse attualmente in vigore con solo due.

Inoltre, la Legge 14.596/23 cambia anche il luogo di riscossione dell'imposta. Pertanto, invece del pagamento nel luogo di produzione, questo verrà effettuato a destinazione.

Quando entra in vigore la Legge 14.596/23?
Per effetto della conversione della Misura Provvisoria n. 1.152, pubblicata a fine 2022, la Legge 14.596/23 entrerà in vigore il 1° gennaio 2024, consentendo ai contribuenti di optare per la sua applicazione anticipata a partire dal 1° gennaio 2023.

Come stabilito nell’Istruzione Normativa (RFB) n. 2.132/23, l’opzione per l’adozione anticipata dovrà essere formalizzata nel settembre 2023, attraverso un apposito termine da presentare all’apertura di un processo digitale sul Portale e-CAC.

È importante sottolineare che questa opzione sarà irreversibile, ovvero una volta effettuata non potrà essere modificata successivamente. Si raccomanda, pertanto, una valutazione approfondita degli effetti derivanti da un'adozione anticipata, secondo le indicazioni contenute nella citata Istruzione Normativa.

Premesse e punti salienti stabiliti
Secondo il rapporto della commissione incaricata di analizzare i progetti di riforma fiscale del commercio estero, alcune premesse sono già state stabilite e meritano di essere evidenziate:

  • sostituzione effettiva di IPI, PIS, Cofins, ICMS e ISS con un'IVA
  • creazione di un’imposta selettiva complementare ed extrafiscale per scoraggiare il consumo di determinati beni e servizi
  • possibilità di utilizzare i crediti accumulati per compensare nuovi debiti IVA.
Commenti (0)
I commenti sono di esclusiva responsabilità dei loro autori e non rappresentano l'opinione di questo sito.
No comment. Diventa il primo a commentare!